Estratto da Paul e Virginie
…”Non avete sperimentato ( su voi stesso) che il piacere del riposo si acquista con la fatica, quello del mangiare con la fame e quello del bere con la sete? Ebbene! Quello d’amare e di essere amati si ottiene solamente attraverso un infinità di privazioni e sacrifici.
Le ricchezze tolgono ai ricchi tutti questi piaceri, poiché anticipano i loro bisogni.
Unite poi alla noia, che segue la sazietà, l’orgoglio che nasce dalla loro opulenza e che la minima privazione ferisce proprio quando i maggiori godimenti non lo lusingano più.
Il profumo di mille rose non piace che per un istante, ma il dolore cagionato da una sola delle loro spine dura a lungo, dopo la puntura
Un male tra i piaceri è, per i ricchi, una spina tra i fiori.
Per i poveri, al contrario, un piacere tra i mali è un fiore tra le spine; essi lo gustano così in maniera piena.
Ogni effetto viene aumentato dal proprio contrario.
La natura ha bilanciato tutto.
Quale stato credete sia di fatto preferibile: non avere quasi nulla da sperare e tutto da temere, oppure quasi nulla da temere e tutto da sperare?
Il primo è dei ricchi, il secondo dei poveri.
Ma tali estremi sono egualmente difficili da tollerare per gli uomini la cui la felicità consiste nella medietà e nella virtù.”
Bellissimo questo passo! È vero, abbiamo sempre bisogno di un equilibrio, ma in genere è raro…
Già 🙂
L’equilibrio è davvero raro… Da fuori è un bel po’ più semplice, ma quando vivi una situazione, passione o un sogno è davvero complicato non prendere l’abbrivio verso il polo che in quel momento ci magnetizza..